I SUGGERIMENTI SONO LEGITTIMI? (30 ott 2017). Chi mi conosce sa benissimo cosa penso io delle suggestioni ipnotiche e dei suggerimenti comportamentali; ora, dato che, secondo un consolidato orientamento della Suprema Corte di Cassazione italiana, il reato di violenza privata (che prevede la reclusione fino a quattro anni) include "qualsiasi mezzo idoneo a comprimere la liberta' di determinazione e di azione della parte offesa, ben potendo anche consistere in una violenza impropria, che si attua attraverso l'utilizzo di mezzi anomali diretti ad esercitare pressioni sulla volontà altrui, impedendone la libera determinazione", io credo fermamente che non sia lecito dire alle persone cosa fare, come comportarsi, e in che modo vivere. Infatti la nozione di liberta' morale va intesa come liberta' di determinarsi spontaneamente secondo motivi propri, il che necessariamente presuppone non solo la facolta' di formare liberamente la propria volonta', ma anche la possibilita' di orientare i propri comportamenti in modo conforme alle determinazioni prese autonomamente; da qui si deduce per logico ragionamento che qualsiasi interferenza con tale inviolabile liberta' costituisce reato. Pertanto, secondo me, le suggestioni e i suggerimenti comportamentali possono essere, potenzialmente o effettivamente, atti criminali. Se poi si considera che anche la semplice osservazione non autorizzata del comportamento puo' ben costituire reato di violenza privata (Cassazione, V sez. penale, sentenza 40291/2017), mi pare evidente che in assenza di un esplicito consenso a subire passivamente certe azioni siamo certamente in presenza di un crimine. Copyright (C) Alberto Torelli. Tutti i diritti riservati. RIPRODUZIONE VIETATA.