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125. Ossessioni peggiorate dalle cure

PERSONA: ragazzo.
DESCRIZIONE: "ho il panico e prendo diversi psicofarmaci, ho sempre avuto paura di morire, ma poi, da circa 10 anni, ho cominciato a fare ragionamenti a catena, e mi hanno detto che ho un terrore ossessivo-compulsivo di sporcarmi, e che se continuo cosi' diventero' pazzo, perche' dicono che il mio rituale di pulizia ormai e' diventato delirante.. vede? Devo stare sempre cosi' [mantenimento volontario e persistente di una sua postura difensiva - dettagli omessi per privacy]"; psicoterapia assolutamente inutile; psichiatria e farmaci "come se non ci fossero, sono soldi buttati via"; pessimismo accresciutosi negli ultimi tempi "per colpa di una nuova psicoterapia settimanale per quasi sette anni.. io ci credevo ma e' stata una delusione totale come tutto il resto.. mi dicono di avere pazienza, ma io mi sento uno zero, inferiore persino a un lombrico, senza speranze.. ogni cura che faccio mi peggiora tutto perche' io senza il mio rituale non saprei come fare.. cosi' volevo fare ipnosi per usare anche la parte sana, come la chiama lei sul sito.. avro' pure io qualcosa di sano da usare, o no?".
APPROCCIO: mia conferma ripetitiva del fatto che l'ipnosi e' semplicemente un auto-aiuto, e insistenza sul fatto che chi dice che l'ipnosi e' una cura e' un incompetente oppure un truffatore; durante i suoi discorsi interminabili e quasi impossibili da interrompere, mia osservazione casuale di un lapsus del cliente ("ha notato che lei ha detto 'ossessione presa' invece che 'ossessione persa'?); immediata produzione di ragionamenti ossessivi da parte del cliente sulle possibili cause di questo lapsus, e mio inserimento tramite queste parole: "come le ripeto, parlare a me del suo problema e' solo un'ulteriore perdita di tempo.. lo ha detto anche lei piu' volte che dopo tanti anni di sedute ormai sa tutto del suo disturbo, ma questa conoscenza non e' servita a niente, anzi, ha prodotto soltanto frustrazioni nuove; non e' stanco di pensare sempre? Non le piacerebbe un'ipnosi dove finalmente puo' non pensare a niente almeno per un po'? Una trance cosi', tanto da riposarsi un attimo, magari breve ma talmente intensa e profonda da non lasciare spazio ad alcuna idea finalizzata, perche' tanto e' inutile, anzi, l'ipnosi e' una cosa cosi' spontanea che non le serve neppure sapere cosa sia l'ipnosi.. cosa vuole che importi.. che senso ha.. guardi qua.. vede? Attento, lo faccio di nuovo!" [dimostrazione, tramite un semplice gioco di illusione ottica con le mie dita, di come la realta' sia molto diversa da cosa crediamo]; immediato e notevole approfondimento della trance e appagante senso di liberta' del cliente [..].
RISULTATO: abreazioni ripetute, sblocco ipnotico improvviso e completo della postura ossessiva, e rilascio totale, con incredulita' e stupore ("non capisco.. perche' adesso riesco a controllare i muscoli del rituale e prima invece no?"); unica seduta (di quasi tre ore) a causa della grande distanza dal mio studio.
AGGIORNAMENTO (4 settimane): varie telefonate del cliente ("ma durera'? E se finisse?"); nonostante i dubbi continui, totale liberta' dal rituale per circa due settimane, con enorme gioia del cliente, poi ricomparsa saltuaria del rituale per circa una settimana, e poi ricaduta nel rituale esattamente come prima, con telefonata finale del cliente ("il rituale e' tornato, ma non ho piu' tutta quella paura, e il macinino mentale e' piu' sopportabile, e sembra che adesso stia fermo li'.. ragionando mi e' venuto in mente che e' come il gioco delle dita.. non si capisce.. senza rituale non saprei come fare, ma la parte sana controlla e mi fa da scudo").

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