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116. Cancro terminale

PERSONA: uomo.
DESCRIZIONE: cancro terminale ai polmoni con metastasi (massimo 6 mesi di vita), parlata rantolante e rauca, problemi alla retina, grande paura di morire.
APPROCCIO: mia estesa e approfondita esposizione della letteratura scientifica sui cosiddetti "fattori psico-sociali" (preghiere, guarigioni miracolose, incertezza delle previsioni), sugli enormi vantaggi degli approcci multi-disciplinari e olistici contro il cancro (per "mettere in campo ogni elemento della persona intesa come individuo unico, poliedrico, e totale"), e sul prolungamento abnorme, "persino anni", dei tempi di sopravvivenza tramite l'amore coniugale e famigliare; fine spettacolare dell'incontro preliminare, con il cliente che chiama a gran voce la figlia per dirle di venire nello studio; figlia: "ma cosa avete fatto? Non l'ho mai sentito gridare con tutta quella voce!"; padre: "mi e' venuta questa voce da quando vengo qui"; figlia: "ma cosa dici? Non sei mai venuto qui!"; io: "beh, forse lui voleva dire che e' solo da oggi che ha recuperato tutta quella voce"; sua richiesta di effettuare il training ipnotico dopo ogni somministrazione di chemioterapia, per sfruttare al meglio la capacita' di rilassarsi, detensionarsi, e funzionare in modo economico; graduale approfondimento nascosto della trance; apprendimento generale molto soddisfacente.
RISULTATO: buon miglioramento di alcuni aspetti (sonno piu' lungo, pensieri meno ossessivi sul cancro, maggiore controllo del bruciore anale e dell'infiammazione del cavo orale, aumento del peso corporeo, maggiore tolleranza alla chemioterapia, controllo della tosse stizzosa, e notevole soddisfazione generale).
AGGIORNAMENTO (7 mesi): decesso improvviso (collasso), ma qualita' di vita piuttosto soddisfacente.

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