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96. Condizionamento da trauma

PERSONA: ragazzo.
DESCRIZIONE: stress post-traumatico disabilitante; ragazzo molto informato (ma a volte disinformato) sulla psichiatria e sull'ipnosi; intelligenza chiaramente superiore alla media; personalita' aggressiva, direttiva, risentita, e molto polemica; "con gli psicologi ho lasciato perdere.. non osavo neppure parlarne.. poi ho provato gli psicofarmaci che mi ha dato uno psichiatra, ma ho smesso subito in quanto stavo molto peggio di prima; sono dieci anni che il mio inconscio e' colpito.. devo risolvere il conflitto interiore e fare in modo di non reagire piu' a X (un evento molto specifico e frequente - omesso per privacy); la psicoterapia non mi e' servita a nulla; ho fatto quattro sedute con uno psicologo psichiatra esperto di ipnosi ericksoniana, ma niente.. non riusciva neppure a produrre la catalessia, ha fallito nella levitazione del braccio, e non sapendo piu' cosa fare mi diceva di andare in trance a modo mio.. secondo me serviva una ipnosi regressiva mirata alla causa scatenante, ma lui non era proprio all'altezza".
APPROCCIO: utilizzazione del suo risentimento tramite impiego della stessa tecnica fallimentare a lui nota (levitazione del braccio); sollevamento involontario di un dito e altri movimenti involontari, con comparsa di un respiro a volte affannoso (ansia); seconda seduta: approfondimento nascosto dell'ipnosi; sviluppo di vari fenomeni ipnotici: dissociazione ("mi sento sconnesso"), distorsione temporale (40 minuti percepiti come 10 minuti), e forte catalessia, per lui quasi uno shock ("ma come! Non riesco a muovere il braccio destro!"); suo commento: "adesso mi sento molto agitato ma non so il motivo"; ipnoanalisi fino alla calma; terza seduta: mia insistenza sull'impiego di un decondizionamento ipnotico, ma sua ferma opposizione e pretesa di fare una regressione alla causa; sette tentativi inutili di regressione ("l'ipnosi e' troppo leggera"); "sento di non aver toccato il punto, sento di non avere risolto.. sembra un meccanismo a se', fissato nel corpo, automatico"; accordi per lavorare in trance profonda la prossima volta; quarta seduta: induzione apparente per la levitazione del braccio (come da accordi), ma nascostamente mirata alla dissociazione; rapido sviluppo di vari fenomeni ipnotici (dissociazione, alterazioni muscolari, amnesia persistente), inarrestabile approfondimento spontaneo della trance a livelli impressionanti, con evocazione fisica (acting-out) del trauma e comparsa improvvisa di conati di vomito da lui commentati; sua amnesia totale per i conati e i commenti durante la trance; fortissima distorsione temporale (quattro ore e mezza di seduta; totalmente incredulo nel rendersi conto nel mio studio che il treno per tornare a casa era partito ormai da oltre due ore), ma sereno nel riconoscere di essere stato in una trance veramente molto profonda; completamento del lavoro con una strategia da applicare a casa in presenza del fattore X.
RISULTATO: dopo la prima seduta, "miglioramento solo psicologico; sono piu' tranquillo e meno ossessivo, ma controllo meno la rabbia e il dolore; fisicamente il sintomo Y (omesso per privacy) e' peggiorato, e dopo la seduta il brivido con cui di solito mi libero di Y non ha funzionato per un po' e mi sono trovato indifeso"; mio commento (per lui inatteso): "questo non spiega il miglioramento psicologico"; dopo la seconda seduta: "ho meno rabbia.. Y, ovvero la reazione fisica a X, e' rimasta, ma ho avuto un insight, e ho rivisto il momento traumatico: ora so di sicuro che la causa della mia reazione e' soltanto X.. devo tornare indietro nel tempo e capire che non serve piu'.. devo sradicarlo dalla sfera sessuale, altrimenti mi rovina tutta la vita"; dopo la terza seduta: abbondante scambio di email, sua contestazione dei miei metodi ("lei usa un approccio superficiale e inutile, secondo me sbagliato"), mie condizioni per lavorare come voleva lui: "1) tu vuoi un'ipnosi profondissima, ma questo richiede tempo; per me va bene, ma se la tua trance non mostra segni di intensificazione in tempi brevi io mi rifiuto di proseguire; 2) faremo ipnoanalisi soltanto se (e dopo che) si e' sviluppata una trance molto profonda come vuoi tu; 3) useremo il metodo di regressione alla causa esattamente come hai chiesto tu; 4) solo in trance profonda funzionerai in modo adeguato, ma se hai paura e non ti fidi completamente di me allora rimarrai in trance leggera"; dopo la quarta seduta: ipnosi molto profonda (da lui ottenuta come voleva), e, paradossalmente, totale perdita di interesse per l'ipnoanalisi (regressione alla causa) da lui tanto propagandata, e sua proposta di decondizionarsi consciamente dalla reazione a X (come gli avevo proposto fin dall'inizio); suo rifiuto del decondizionamento pavloviano, ma accettazione del condizionamento skinneriano; spiegazioni dettagliate per il lavoro a casa; ottimi risultati in brevissimo tempo.
AGGIORNAMENTO (3 mesi): "sto decondizionando, ho il controllo.. ormai ce la faccio da solo"; piena soddisfazione mia e del cliente (un soggetto ipnotico splendido, nonostante le apparenze esattamente opposte).

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