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89. ADHD a scuola

PERSONA: bambino.
DESCRIZIONE: diagnosi di ADHD (deficit attentivo e iperattivita'); bambino vivace, intelligente, ma definito problematico a scuola; madre un po' opprimente e ansiosa.
APPROCCIO: una semplice domanda al ragazzino (dopo aver lasciato blaterare sua madre per un po'): "dimmi, hai tutte le sufficienze a scuola?"; risposta: "si', e ho anche alcuni 7 e 8" (la madre conferma); induzione rapida tramite shock: "se vai bene a scuola allora e' ovvio che sono i tuoi insegnanti che devono farsi curare (bambino incredulo, madre con la bocca aperta); questa ADHD che ti hanno diagnosticato e' una fesseria; tu sei un bambino vivace, e non puoi stare tutto il tempo immobile a sentire ogni parola che ti dicono a scuola; e dato che i tuoi insegnanti non andranno mai a farsi controllare il cervello, allora te ne dovrai occupare tu: ogni tanto fai finta di stare bravo, e vedrai che loro ci cascheranno come dei polli. E lei signora, ringrazi di avere come figlio un cosi' bravo ragazzo. Non c'e' nessun lavoro da fare con lui. Al contrario, se mai mi mandi gli insegnanti, cosi' facciamo un po' di ipnosi per calmare loro i nervi. Suo figlio va benissimo cosi' com'e', quindi non gli rompa le scatole.. ci pensera' lui a gestire tutti questi professori a scuola".
RISULTATO: fine delle lamentele a scuola, forte aumento del rendimento scolastico.
AGGIORNAMENTO (1 mese): figlio e madre molto contenti; la madre mi ha inviato diversi clienti.

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